Carla Tiengo

Carla Tiengo vive ad Arzergrande(PD), fa parte del gruppo Artisti della Saccisica nel settore letterario.
Scrive sia in italiano che in lingua veneta, si serve della seconda per far fluire una vena umoristica
Ironizzando su qualsiasi situazione, ma soprattutto per non far cadere il ricordo della provenienza.
Le sue poesie sono pubblicate nei quaderni del gruppo.

Carla Tiengo
Tiengo Carla

POESIE

I miei ricordi

Avrò un giorno
Il tempo per dedicarmi
ai miei ricordi.
Li toccherò con mano diversa
esaltando solo
i momenti più belli
in loro racchiusi.
Aprirò
questo scrigno di gioie
e agli occhi commossi
appariranno silenziosi
in punta di piedi
per poi esplodere
con tutta la forza
in mille emozioni
dentro il cuore.


Incanto

Volge al silenzio il pensiero
nell’incanto di un’altra dimensione
dove cime surreali padroneggiano
su case vestite d’azzurro e di bianco.
Con occhi curiosi m’intrufolo in timide vie
che svelano gioie custodite gelosamente nei secoli.
Qua vorrei riscrivere la vita
dove albergano aromi stuzzicanti
di speck e canederli
soavemente mischiati
all’odore del fieno d’estate
dei funghi e muschio nell’acceso autunno.
Di più il mio essere non desidera
che oziare sull’uscio
e godere estasiato
questa pacata bellezza.


Nella Madia

Porterò lontano la fantasia
viaggerà sulle ali del vento
vedrò il mondo raccontato
da poeti sognatori.
Libererò i miei sogni
in un campo di grano
li lascierò maturare
in chicchi dorati
poi
raccoglierò quel che resta
di una vita fermentata
al sole dei desideri
e nella madia come il pane
custodirò la sua fragranza.


Sera

Ho nostalgia di te sera
d’accoccolarmi fra le tue braccia ovattate
e sentire le fusa grate
del mio piccolo vivere.
M’avvolgi con carezza persuasiva
e stuzzichi quell’attimo d’ambita serenità
dove ritrovo me stessa in beatitudine.
Abbandono in quest’ora
I miei pensieri ovunque
li radunerò domani
adesso ad occhi chiusi
assaporo un sorso di dolce far nulla.


EL SUV

Aumenta eà crisi e eà disocupassion
eò aferma ogni dì eà teevision,
ma vedendo co quae meso se sposta eà zente
dirìa che no risulta vero gnente.
Tuti i cìrcoea co ’ste machinone
zovani, veci, omeni, done,
ultimo modeo, eà targa eò dimostra,
acessorià come ’na giostra.
E via par ’e strade a ’na bona veocità
co aria de sfida e superiorità,
però co riva eà ora de parchejare
salvete ceo! I sa sòeo causare
pietose sene esiaranti,
sento manovre: vanti, indrio, vanti.
No inporta
anche eà magra figura se soporta
pur che eà machina sia grande, esagerata
e magari in cusina voda xe eà pignata,
bisogna, par ’e rate e eà bensina, risparmiare
e dea mancansa del lavoro aprofitare
par mostrarla in giro dàea matina
àea sera inoltrà,
tanto tenpo libero i ghe ne ga.
Cossì va el mondo senpre più
te poi stare sensa magnare,
ma no farte mancare el Suv.