Norita Ravazzolo

Norita Ravazzolo nasce a Teolo nel 1955. Vive attualmente a Correzzola.
E’ iscritta al Gruppo Artisti della Saccisica dal 2015. Da sempre la poesia fa parte della sua vita.
Accompagnano i suoi libri di prosa e poesia, disegni e pittura.
Pubblica dal 2015 sul Quaderno Poesia dei poeti del gruppo, e Biennale d’Arte.
Ha esposto tre Mostre di poesia e pittura, raccolte di poesie, e diversi libri.
Si esibisce come cantastorie e scrive filastrocche.

Norita Ravazzolo
Norita Ravazzolo

Pubblicazioni


POESIE

FARAI PARTE DI ME

Era il posto ideale dove rifugiarmi
agro di perdono di compassione
un campo di papaveri rossi
per conservare intatte nel cuore
rughe
rumore di pioggia
poiché lava ricordo
dentro carezze e vento
in sorrisi velati di segreti
perduti
così innamorati
Amanti
di un altro esistere
di quello che non avremmo mai lasciato
a nessuno
se non a quel rosolaccio
immobile vivo
luminoso
che brucia gli occhi
e grida

farai parte di me

anche quando l’inverno
imbiancherà il campo
toglierà il suo frutto
e potrà riposare.

Farai parte di me

come l’acqua al mare, le stelle al cielo.
Tu, mia poesia raccolta per strada, nell’esausto fiato, amara lacrima in quanto aria mi fa creatura.
Fai parte di me e mi da felicità pensare che esistono parole che possono raccogliere l’attimo e nutrirmi di loro.
Momenti di vita, turbamenti, empatia, così come dolore, amarezza o colori di gioia, entusiasmo, attimi felici.
Portare ad appoggiare poesia non è così semplice, specialmente della propria, parte di noi vuoi segreta, intima, anche da nascondere e celare agli occhi dei molti.
E’ innegabile la necessità del verso, la sua essenzialità, musicalità di struttura, una parola che descriva infiniti significati: ossigeno puro, linfa, creatura concepita e amata in un’auspicata condivisione d’emozione.
Trascendenza, realtà generata nel rispetto verso gli esseri viventi e alla Terra.
Poesia d’animo, tenerezza, fratellanza, sensibilità, attenzione alla vita, nel tratto di un disegno o un canto, lasciato su di un foglio invecchiato dal tempo.
In questo percorso FARAI PARTE DI ME vi condurrò al cuore della lirica, all’emozione che l’ha ispirata, attraverso una prosa introduttiva, anche con un disegno, per metterne in evidenza il suo battito.
A volte può trasformarsi più facile arrivare a pianeti lontani e sconosciuti che non all’animo delle persone. Esplorare il proprio io con la scrittura, per far apprezzare la poesia e far gradire i propri pensieri, ed estendere una personale visione, oltre un reale orizzonte unito alla fantasia e al desiderio dell’amare, trasportato nell’opportunità, nelle essenze mai dimenticate e posarle da parte a parte con dei versi.
Questo è per me, ed è la mia vita.
Una partenza da sé stessi verso l’animo di un’altra persona, una concretezza per combattere la solitudine, o sfuggire da drammi personali. Riflessione. Considerazione.
Offrirla per chi nutre speranze, confidenze, struggenti momenti. Aprirsi alla poesia è libertà. Libertà di essere presente.
Fermarsi e riposare. Come nei sogni aprire le braccia e vivere.

Ora vivi con me e
farai parte di me.


Venezia non andare

non andare
in quel secco odore
che leva dal mare
sgradevole come il disinganno
rimani
nei respiri affannati degli amanti
cercando di capire
il debole esistere
L’abbagliante vetro
fragile delle tue finestre
tiene ai piedi
gli occhi dell’universo
e angoli bui di coscienze
che ti hanno ingannata
coprendosi di
colorate maschere
Immersa negli odori familiari
ogni ciottolo dei tuoi secoli
ti sosterrà
e da quelle tue stesse finestre
altra giovinezza
inizierà
a giocare
Non andare
non andare
Venezia
non
andare.


Il vizio del mio cuore

confinato
in questa parte di stagione laconica
dove silenziosità porta
ad aspettare
ha chiesto verità
quella in cui crede
non niente di più,
di più
ancora di più
a non farmi male
ma esigenza appagamento
per un buon viaggio
L’ho sentito infinite volte
questo cuore vizioso
di onestà
camminare su di un cornicione
di un elevato edificio
con la paura di cadere
ma senza voltarsi indietro
avanti
giorno per giorno audace a volare
per raggiungere posti e mete che mai avrebbe concepito
Il vizio
la dipendenza
di questo tenero e coraggioso animo
questo mio pezzetto di terra
angolo di mondo appassionato
libero
ai confini di ogni evidente.


gli infiniti baci

Il tuo corpo
piegato su di un lato
scappava
nell’ultimo
delicato
tanto più greve
che bacio e bacio
aveva consumato
stagioni
rose insensibili
Gocciolano rugiada
lacrime
sulla tua mano
che più non tocca
curiosa tra i capelli
i miei pensieri

gli infiniti baci

ora sciolti raccontano
vergognosi i nostri segreti.